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mercoledì 30 gennaio 2019

La verità sul Franco Coloniale (CFA) di Di Battista

Negli scorsi giorni, abbiamo assistito alla nuova polemica nata dal Pentastellato Alessandro Di Battista che, indignato, si è presentato nelle TV nazionali. La sua indignazione questa volta era rivolta verso la Francia che, a suo dire, terrebbe intrappolati alcuni stati Africani con una moneta ( il Franco Coloniale ) stampata da loro ( i francesi ) e che di conseguenza, questo porti questi popoli a migrare verso l'Europa. Ma tutto questo sarà vero? Analizziamo un po' di dati. Il Franco Coloniale, abbreviato in CFA, è usato attualmente da 14 paesi africani ( che poi sono divisi in altre catagorie, vi lascio il link Wikipedia per maggiori informazioni: https://it.wikipedia.org/wiki/Franco_CFA ), tra cui possiamo notare nazioni come il Camerun, la Rep. del Congo, il Senegal ecc... ( nella pagina di Wikipedia troverete tutti i paesi ). Ora, cerchiamo di analizzare la teoria di Di Battista per la quale, questa "sovranità" monetaria francese, porta le persone di questi paesi ad emigrare verso l'Europa.


Diamo un'occhiata ai dati sulle nazionalità dei migranti che arrivano in Italia nel 2019 ( dati presi dal sito del Ministero dell'Interno e consultabili da chiunque ).


Cosa possiamo emergere da questo dato? Solo la Guinea risulta in questo grafico e non raggiunge nemmeno l'1% tale da essere calcolato. Allora perchè Di Battista resiste nel portare avanti questa teoria nelle TV nazionali? Perchè continuare a dire che è colpa della mancata sovranità monetaria se le persone di questi stati scappano dalla propria terra, per cercare fortuna in Europa rischiando la vita in una traversata su un barcone? Certo, diciamocelo chiaro, non è una gran cosa che un paese non possa avere la propria sovranità monetaria, stampando i propri soldi nelle proprie zecche di stato. Ma in paesi in cui è anche difficile trovare delle istituzioni ben organizzate, credo sia un bene se alcuni servizi, vengano offerti da paesi esteri. Anche se forse la Francia non è che faccia proprio beneficenza!

Voi cosa ne pensate? Fatemi sapere la vostra qui sotto nei commenti!
Cerchiamo di creare una discussione seria e di argomentare le proprie opinioni!

2 commenti:

  1. Iracheni, bengalesi e iraniani sono richiedenti regolati. Sono filtrati doppiamente da Turchia e Grecia. Pochissimi vengono direttamente dalla Turchia sbarcando avventurosamente in Calabria, una quantità un po più consistente invece sbarca a Lesbo e poi l'Italia si accorda con la Grecia per ripartirsi. Ma la stragrande maggioranza sono persone che stanno nei loro campi in Turchia e la loro richiesta d'asilo viene valutata in Europa senza che ci sia nessun viaggio avventuroso.
    Quelli senza filtro sono appunto africani. I tunisini e gli egiziani sono già nel Mediterraneo e non essendo masochisti non passano per la Libia. Essendo appunto tunisini ed egiziani sono già nel posto e non sono nella situazione degli africani che si trovano catapultati in Libia e devono fare lo sbarco senza avere alba di come precedere e quindi in perfetta balia dei libici.
    Tutti gli altri invece passano per la Libia e per Agadez in Niger. I paesi del franco CFA sono passaggio dei migranti africani in quanto paesi a sovranità limitata che quindi non possono fare granché contro i trafficanti, non è un caso che l'altro sbocco sia la Libia che non è del franco CFA ma è uno stato persino più fallito della Somalia. Ricordiamoci che questi migranti africani sono ricchi che scappano o dal governo ma anche dai poveri stessi. Nei paesi del franco CFA sono presenti truppe francesi quindi gli oppositori hanno difficoltà a scappare e i ricchi hanno la tutela sia del governo che dell'esercito francese.

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    1. Sicuramente alcuni passeranno per il Niger come dici, ma io questo lo vedo molto come un capro espiatorio trovato da politici che non sanno come risolvere il problema migranti e che quindi, danno la colpa a qualcun altro, come si è sempre fatto per qualsiasi cosa d'altronde. E? vero che la Francia in quei paesi esercita una politica aggressiva ma, persino Macron poco tempo fa, in risposta alle continue lamentele, chiese a quegli stessi stati di uscire dal Franco CFA e di crearsi una propria moneta. Cosa che non fù accolta con grande entusiasmo da quei paesi che si resero conto di come il cambio di moneta li avrebbe portati a subire ancora di più il divario economico con l'Europa. Di certo, come ho anche detto nell'articolo, non è sicuramente bello che una nazione non abbia la propria sovranità monetaria.

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